La mente estesa
La mente non è solo Embedded è anche Extended. È possibile considerare cervello, corpo e mondo come a un unico sistema, secondo la teoria dei sistemi dinamici e la scienza cognitiva system-level. I fattori esterni assumono rilevanza causale come le parti
interne al cervello. Il paradigma epistemologico di A. Clark è frutto di una riflessione che cerca di integrare le acquisizioni più recenti di tutte le discipline che concorrono allo studio della mente, in un’ottica profondamente
multidisciplinare. La mente estesa emerge dal continuo scambio informazionale tra sistema computazionale cerebrale, corpo e ambiente. Senza rimanere succube del successo invasivo delle neuroscienze (l'era della neuromania), l’approccio Extended mind tenta di allargare gli orizzonti alla complessità della persona nella sua totalità, persona immersa nel suo
ambiente, naturalizzando, in un certo senso, i fenomeni cognitivi. Le risorse esterne possono contribuire a raggiungere specifici obiettivi cognitivi.
L’agricura propone un’applicazione originale della mente estesa che può essere interpretata come azione epistemica. L’atelier agricolo è interpretato e vissuto come metafora della mente.
Avviene un credito epistemico: mentre si affronta un'operazione
agricola, osservo un processo che, se fosse compiuto nella mente, potrebbe essere riconosciuto come parte di un processo cognitivo. È possibile quindi prendere coscienza dei processi cognitivi della propria mente e imparare a guidarli e a correggerli mentre si osservano in modo metaforicamente simile nella vita della natura.
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Nell'atelier agricolo si può guidare e correggere processi naturali, esemplificando obiettivi cognitivi. Strutture esterne all’organismo diventano parti dell’ambiente mentale. La natura esterna è implicata in compiti psichici della natura interna; si stabiliscono connessioni extra corticali.
Coerentemente con la teoria della nicchia, si può intendere la mente come co-evoluzione tra organismo e ambiente. L’agricura, a suo modo, conferma la plasticità neuronale, interviene in modo epigenetico, intendendo l’esperienza umana come un tutto e non solo come corpo-mente individuale. La mente si sviluppa come prodotto dell’interazione mente, corpo, mondo (relazioni interpersonali, tecnologiche, naturali).
La consapevolezza (awareness) di questa complessità cognitiva ed emozionale aiuta i pazienti a fare alleanza con il corpo, ad affrontare sensazioni fisiche dirompenti, ad abitare serenamente la fisicità. È fondamentale riportare nella riflessione anche i meccanismi di identificazione, di empatia e di incontro. La terapia è un processo a due. Non si può conoscere la storia del paziente in posizione esterna rispetto a quella dell’incontro interpersonale. La consapevolezza del corpo (l’introcezione) e della soggettività
(awareness) non è solo correlata a una comprensione di sé ma è sempre anche collegata al vissuto di appartenenza a un’entità più grande: Io e Te, Noi e il sistema agricolo. Di lì può estendersi fino a sentirsi parte di una totalità interconnessa che comprende anche la vita (e la mente) della natura. Questa esperienza d’incontro, nel setting dell’ecopsicologia, non si ferma solo su ciò che avviene tra due persone, ma dilata lo sguardo all’ambiente umano e naturale che gradualmente il paziente impara a considerare vitale.
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L’uscita da sé per l’incontro con l’altro e con la vitalità della natura conosce una estensione e una profondità che si esplicitano nella parola. Nella seduta psicoterapeutica, l’interpretazione verbale della sessione pratica agricola è l’evento che riorganizza la conoscenza dichiarativa conscia. La metafora guida l’introspezione e la rielaborazione delle credenze, dei comportamenti disadattivi, delle ferite psicologiche, facendo luce sulla vita affettiva e relazionale del paziente. L’attenzione al contenuto verbale non deve però far trascurare il
processo parallelo della relazione interpersonale implicita paziente/terapeuta. Gli argomenti su cui si lavora in terapia sono indisgiungibili dalla conoscenza relazionale nella forma del transfert (altro esempio di mente estesa) e dell’incontro interpersonale.
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Questa scheda è stata redatta da:
Domenico Cravero
in data
01/04/2024