HANDICAP
La società umana si differenzia dai branchi per la capacità e volontà di annoverare tra i suoi membri anche i corpi deboli:
La compassione e il riguardo hanno sede nella culla della società umana e il modo migliore per individuare una società umana è attraverso la sua opera "abilitante" (enabling) ossia quella che abilita a sopravvivere coloro che, altrimenti, da soli, non riuscirebbero a rimanere in vita.
Definito l’handicap e le loro forme di presentazione, occorre passare alla cura, individuare il rimedio attraverso l’agricura. È necessario però prima avere chiara qual libertà la patologia o l’handicap permettono al'utente, quali vincoli essi impongono agli operatori e quale comunicazione sia possibile instaurare, nelle diverse situazioni.
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La comunità non deve vendere illusioni, facendo balenare soluzioni improbabili.
Deve invece dire, senza promettere altro, che a chi è capitato di toccare il fondo del proprio fallimento, a chi è costretto a convivere con la patologia e l’handicap è sempre possibile recuperare dignità e valori e questo dipende dalla vicinanza di persone disponibili, dall’opportunità di nuove esperienze di vita, da risposte qualificate ai problemi e alle sofferenze del passato e del presente.
La condizione di handicap non sono più considerate come anomalie o devianze ma come condizioni di sofferenza di cui tutta la comunità può farsi carico.
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Non sempre la condizione di handicap lascia trasparire probabilità di miglioramento. La comunità terapeutica enfatizza un setting che si fonda sull’apertura all’altro, così da poter includere i pazienti e lo staff di cura. La comunità terapeutica è costruita su principi democratici (il contributo di tutti è importante; tutti partecipano ai processi decisionali) ma essa è composta da persone che possono essere bloccate, deprivate e insicure. “Discuterne con i pazienti” può diventare il cuore del programma, finalizzato alla risoluzione condivisa dei problemi e al prendere in esame la responsabilità verso la vita.
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Questa scheda è stata redatta da:
Domenico Cravero
in data
15/12/2017